Dolore articolare e chirurgia bariatrica

Nei tre anni successivi alla chirurgia bariatrica, la maggior parte dei pazienti riporta un miglioramento della capacità di camminare dovuto alla diminuzione del dolore, è questo quanto rivelano i risultati preliminari di una ricerca condotta presso la University of Pittsburgh Graduate School, presentati nel corso della ObesityWeek.

Lo studio, finanziato dal National Institutes of Health (NIH), ha inoltre identificato le caratteristiche chiave che possono indicare quali pazienti possono con più o meno probabilità presentare un miglioramento della performance fisica, una scoperta che potrebbe consentire ai medici di riconoscere prima i pazienti in cui potrebbero rendersi necessari ulteriori interventi per migliorare i risultati.

“Il nostro studio ha evidenziato il generale miglioramento della funzionalità fisica sia percepita che oggettivamente misurata in seguito alla chirurgia bariatrica. Camminare, in particolare, è più facile e ciò ha un impatto diretto sui pazienti, che sono così spinti ad adottare uno stile di vita fisicamente più attivo. Tuttavia, alcuni pazienti continuano ad avere un dolore significativo e una conseguente disabilità”, ha affermato la dottoressa Wendy King, responsabile dello studio.

La dottoressa King e i suoi colleghi hanno seguito 2.221 pazienti che stavano partecipando a uno studio clinico prospettico sulla perdita di peso successiva alla chirurgia bariatrica in 10 diversi ospedali negli USA.

Nel corso dei tre anni di follow-up, dal 50% al 70% degli adulti affetti da obesità grave, sottoposti a chirurgia bariatrica hanno riportato miglioramenti clinicamente importanti per quanto concerne il dolore, la funzione fisica e la consueta velocità di marcia. Circa tre quarti dei partecipanti, che lamentavano grave dolore al ginocchio e all’anca o disabilità prima dell’intervento chirurgico, hanno manifestato dei miglioramenti nei sintomi relativi all’osteoartrite. Inoltre, più della metà dei partecipanti che presentava un deficit della mobilità prima dell’intervento chirurgico, non lamentava più tale sintomo dopo la chirurgia.

L’età avanzata, il reddito più basso, una sintomatologia di tipo depressivo e preesistenti condizioni mediche, tra cui le malattie cardiovascolari e il diabete, sono considerati tra i fattori associati a una minore probabilità di miglioramento del dolore e della mobilità post-operatoria, mentre una maggiore perdita di peso, la riduzione dei sintomi di tipo depressivo e la remissione o il miglioramento di alcune condizioni mediche sembrerebbero essere elementi associati ad una maggiore probabilità di miglioramento.

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